Agent Workflows: editor visivo di ElevenLabs per flussi conversazionali

Agent Workflows di ElevenLabs: editor visivo per flussi conversazionali con Subagent, handoff umano e tool/KB a perimetro. Meno prompt, più controllo, costi/latency ottimizzati.

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Agent Workflows è il nuovo editor visuale della Agents Platform di ElevenLabs per progettare flussi di conversazione strutturati.
L’idea è semplice ma potente: invece di stipare tutta la logica in un unico agente con un “promptone”, disegni un grafo fatto di nodi e passaggi di consegna. Ogni pezzo di conversazione diventa esplicito, auditabile e testabile.

Perché è diverso

Il valore non è l’ennesimo canvas a blocchi: è la scomposizione. Con Agent Workflows spezzetti i processi in Subagent specializzati, ognuno con system prompt, strumenti e knowledge base propri e limitati al necessario. Così riduci il prompt bloat, limiti l’accesso a sistemi sensibili e alzi la qualità perché ogni passaggio lavora con un contesto stretto e chiaro.

In più puoi scegliere l’LLM giusto per ogni step: un modello leggero per classificare e instradare; uno più accurato per il reasoning serio. Risultato: meno token, meno latenza, più precisione.

Come funziona (senza giri di parole)

Si parte da un canvas: definisci ingressi, decisioni, Subagent e rientri.
I Subagent possono ereditare la configurazione dell’agente principale o sovrascriverla per quel tratto: prompt, strumenti abilitati, documenti di KB, perfino voce e velocità se serve.
Quando un’azione deve avvenire con certezza (prenotare, pagare, diagnosticare), usi un tool node: esegue lo strumento e, in base all’esito, il flusso prosegue su “successo” o “errore”.
Se la confidenza scende sotto soglia o occorre un nullaosta, scatta l’handoff a un operatore, poi si rientra nel flusso e il parent agent chiude con un riepilogo chiaro per l’utente.

Schermata del canvas di Agent Workflows con nodi di conversazione, sub-agent, tool e handoff
Esempio di flusso in Agent Workflows: qualificazione, instradamento a sub-agent, tool dispatch, handoff umano e chiusura.

Sicurezza e policy “by design”

I workflow collegano gli agenti ai tuoi sistemi con credenziali e permessi a perimetro. Le regole di business (validazioni, soglie, approvazioni, escalation) vivono dentro il flusso, non in script sparsi. Questo rende le conversazioni coerenti con le policy aziendali e più semplici da auditare.

Un esempio concreto

Un caso tipico parte con intake e classificazione (modello rapido).
Le richieste di fatturazione vanno al Billing Subagent, con i soli strumenti e dati contabili necessari; i problemi tecnici al Support Subagent, con funzioni diagnostiche.
Se serve approvazione o la confidenza è bassa, il flusso passa a un umano.
Alla fine, il parent agent invia all’utente un riepilogo e aggiorna i sistemi.

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Finalmente: agenti vocali “come si deve”

Lo dico apertamente: creare agenti vocali è diventato la mia passione.
Con strumenti come Agent Workflows è ancora più divertente perché possiamo impegnarci sul comportamento (routing, policy, subagent, handoff) e non sull’infrastruttura. ElevenLabs su questo sta spingendo da oltre un anno: da “semplice” TTS è diventata una piattaforma a 360°, con agenti, trunk telefonici (numerazioni), strumenti e KB integrate.
Con Agent Workflows, il salto è evidente: si costruiscono esperienze vocali e chat credibili, governate e scalabili. Complimenti al team.

Quando usarlo (e quando no)

Usalo quando devi gestire scenari complessi con ruoli distinti, applicare policy e approvazioni, e ottimizzare costi/latency scegliendo il modello giusto per step. È meno adatto se cerchi un orchestratore multi-vendor/on-prem: qui lavori nell’ecosistema ElevenLabs e le integrazioni vanno comunque progettate bene (auth, logging, retry, gestione errori).

Come partire (approccio pragmatico)

  1. Mappa due flussi ricorrenti (es. billing vs supporto).
  2. Definisci Subagent minimi: prompt, strumenti e KB scopati.
  3. Imposta soglie di confidenza, approvazioni e percorsi di escalation.
  4. Seleziona modelli diversi per routing e reasoning.
  5. Misura costi, latenza, qualità; itera su prompt e KB, non sul “promptone”.

Cosa cambia per chi fa automazione

Il vantaggio competitivo si sposta dal modello al workflow.
Chi sa disegnare flussi, impostare guardrail, orchestrare handoff e leggere KPI (tempo di risoluzione, precisione, costo per conversazione) va più veloce, con meno sorprese in produzione.

Prossimi passi

Sto preparando un video pratico: setup, primo flusso end-to-end, Subagent (billing/support), handoff umano e riepilogo finale.
Lo aggiungerò qui appena pubblicato. Segui gli aggiornamenti, iscriviti alla newsletter e abbonati al canale YouTube per non perderti i test sul campo.

Francesco Gruner
Francesco Gruner

Sono un consulente IT, divulgatore e imprenditore tech. Mi occupo di automazione, AI e gestione di sistemi e infrastrutture IT, cercando soluzioni semplici a problemi complessi. Qui condivido strumenti, esperimenti e idee utili.

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